Art House: A Eboli un bene confiscato diventa un laboratorio d'arte.
01/12/2015
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Pubblicato il bando di selezione degli artisti.
 
Si è svolta questa mattina, presso il Comune di Eboli, la presentazione del progetto “Art house”.
Sono intervenuti: Angela Delli Paoli, referente dell’Osservatorio Culture Giovanili del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell’Università degli Studi di Salerno; Giuseppe Cicalese, rappresentante dell’associazione Musicalmente; Annamaria Polito, referente dell’associazione Legalita Onlus; Marcello Ravveduto, coordinatore scientifico del progetto; il sindaco di Eboli Massimo Cariello.
Il progetto è finanziato dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri ed è promosso da una ATS - Associazione Temporanea di Scopo - composta dall’Associazione LEGALITA Onlus, dall’Osservatorio Culture Giovanili (OCPG) del Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione (Università degli studi di Salerno), dal Comune di Eboli e dall’Associazione MUSICALMENTE.
Obiettivo generale del progetto è supportare la professionalizzazione del lavoro creativo giovanile, agevolare l’ingresso delle produzioni artistiche giovanili in circuiti economici finalizzati alla loro vendita ed integrare il messaggio artistico nel tessuto civile e sociale.
Il cuore del progetto consiste nella conversione di una struttura confiscata alla criminalità organizzata - sita ad Eboli (SA), in località Corno D’oro - in una casa dell’arte, sede di un’impresa sociale di distribuzione delle opere artistiche prodotte nella stessa location sul modello delle antiche botteghe d’artigianato e distribuite attraverso canali formali diretti e indiretti. A questa attività di base si affiancano progetti guidati e tematici di arte pubblica volti alla divulgazione di messaggi civici e sociali.
Oggi è stato pubblicato il bando di selezione dei 50 artisti operanti negli ambiti della fotografia, della pittura, del writing, della scultura, della grafica, del video-making, della musica e della scrittura creativa per la partecipazione alle diverse azioni del progetto Art House.
Agli artisti selezionati sarà offerto:
  • supporto alla produzione artistica attraverso la concessione di uno spazio confiscato e delle attrezzature necessarie;
  • supporto alla comunicazione attraverso canali digitali, un calendario di esposizioni personali e collettive e azioni di arte pubblica;
  • supporto alla distribuzione della produzione artistica attraverso l’allestimento di spazi virtuali (sito di e-commerce) e reali (presso la struttura oggetto di intervento) per la vendita delle opere, meetings con galleristi e operatori culturali.
 
Possono partecipare artisti residenti in Campania, di età compresa tra i 18 e i 35 anni.  Gli artisti saranno selezionati in base al curriculum e al portfolio artistico.
La domanda deve essere inviata via email a: candidature@progettoarthouse.itutilizzando la modulistica in allegato al bando e scaricabile all’indirizzo www.giovani.unisa.it oppure all’indirizzo www.progettoarthouse.it  entro le ore 12.00 del 1 febbraio 2016. Per ulteriori informazioni sui criteri di selezione, sulle categorie artistiche ammesse e sulle specifiche tecniche delle opere, si rinvia al bando reperibili all’indirizzo www.giovani.unisa.it oppure www.progettoarthouse.it o www.comune.eboli.sa.it
 
L’arte diventa impegno civile: “Attraverso essa vogliamo non solo restituire alla società un bene confiscato alla criminalità organizzata - afferma Angela Delli Paoli, referente dell’Osservatorio Culture Giovanili Unisa - ma anche agevolare l’imprenditoria creativa, realizzare spazi di produzione artistica, agire sulla sfera sociale entrando nel tessuto civico promuovendo messaggi di legalità e, soprattutto, vogliamo creare canali di diffusione, distribuzione, pervasività nel mercato di queste produzioni artistiche attraverso l’economia digitale”. 
 
Creare condizioni di occupazione e promozione sociale è la parte del progetto messa in luce dall’associazione Musicalmente: “Ben 19 operatori – quasi tutti sotto i 35 anni -, infatti, saranno chiamati a lavorare sul territorio in supporto alle attività  messe in campo in seguito alla chiamata alle arti resa possibile dal progetto” dichiara Giuseppe Cicalese.
 
Di connessione con le scuole parla Annamaria Polito, referente di Legalita Onlus: “Torneremo negli istituti scolastici mettendo a disposizione le nostre forze in questo progetto, che coinvolge i giovani e che crediamo fortemente possa essere da impulso per far sì che Eboli riscopra un sempre maggiore senso di appartenenza al territorio, alla giustizia, alla legalità, alla convivenza sociale”.
 
Intitolare la strada di accesso alla struttura, confiscata al clan Procida dove nascerà la casa delle arti, dando un segnale forte di rottura con l’illegalità è la proposta del professor Marcello Ravveduto, coordinatore scientifico del progetto: “Art House si pone come presidio di legalità e confidiamo che attraverso essa i giovani potranno irrorare il territorio della Piana del Sele con le loro potenzialità e qualità. La formazione non sarà sviluppata solo nelle scuole, nella sede di Art House sarà presente un centro di documentazione e ricerca sul rapporto tra arte e lotta alle mafie. Altra missione importante sarà riuscire a trovare un mercato agli artisti che vorranno sposare la causa. C’è chi pensa 
 
che con la cultura non si mangia. Noi invece vogliamo dimostrare come la cultura sia alimento sostanziale delle nuove generazioni attraverso l’arte che si fa strumento di osservazione del territorio”.
Un terzo degli artisti che aderiranno al bando saranno selezionati in base a un criterio di territorialità, ovvero dovranno essere residenti, domiciliati o essersi formati nel comune di Eboli. Il sindaco Massimo Cariello precisa: “Sono lieto che una parte degli artisti sarà legata strettamente alla nostra città che pullula di geni creativi, ma è altrettanto importante sottolineare il respiro  regionale del progetto che coinvolge giovani artisti da tutta la Campania rendendo così Eboli baricentro di questa iniziativa pilota. C’è una linea netta di separazione tra legalità e illegalità nel nostro territorio, e noi siamo dalla parte della legalità. Accetto ben volentieri la proposta del professor Ravveduto, verificheremo la toponomastica e poi decideremo insieme come procedere”.
 
 
 
 
INFO E CONTATTI
Osservatorio Comunicazione Partecipazione Culture Giovanili
email: osservatoriogiovani@unisa.it
Art House A.t.s.
email: info@progettoarthouse.it
 

 
Eboli, 1 dicembre 2015



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